Appena la mente ritorna cosciente fa perdere le tracce di quelle figure che l’hanno abitata per l’intera notte
V. Angiolillo
La ricchezza dei contenuti onirici manifestata durante la pandemia da covid-19 e il prolungamento del lockdown hanno condotto gli Autori a riflettere sul senso da attribuire alle manifestazioni psichiche che si stavano presentando.
L’ipotesi su cui si basa questo lavoro è che una situazione di coercizione protratta, in un contesto di emergenza socio-sanitaria quale si è delineato a livello mondiale, determini la sollecitazione di alcuni temi caratteristici della psiche profonda. Insieme ai sogni vengono presi in considerazione i concetti di virus, biologia, trauma, simbolo, Natura e Cultura, la visione dei sogni di Jung, l’Ombra, l’Anima Mundi e l’Umbra Mundi.
L’attivazione dell’inconscio si presenta con frequenza e continuità attraverso una simbologia delle immagini che si affianca ai complessi autonomi dei pazienti con modalità addirittura insolite, per chi da tempo non ricordava di sognare o ha iniziato proprio in questo periodo, determinando un’inaspettata mobilitazione di energie psichiche e nuove consapevolezze.
Il lavoro di elaborazione evidenzia le ricorrenze degli aspetti immaginativo-simbolici che maggiormente hanno interessato i sogni di questo particolare periodo, tenendo insieme – in una traccia narrativa coerente – i contenuti, le interpretazioni e le riflessioni che ne sono conseguite.