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Psicologia analitica, percorsi italiani

  • Anno: 2007
  • Pagine: 152
  • Collana: Lecturae
  • Formato: 13x21
  • ISBN cartaceo: 9788874872305
  • € 15.00
  • € 14.25

Siamo e resteremo nel labirinto.
Il labirinto non è luogo dal quale si possa uscire
e non possiamo attenderci nulla da fuori,
meno che mai la nostra «salvezza».
Il compito, il senso della vita e di quell’aspetto essenziale
della vita umana che è la cultura è lavorare insieme,
nel dialogo e nel rispetto reciproci, nel rigore analitico,
nell’assenza di dogmi messianici,
affinché la condizione nel labirinto,
che è la condizione umana,
sia resa progressivamente più sopportabile,
meno ingiusta.

G. Zagrebelsky

Il racconto si muove tra spunti autobiografici e osservazioni che, attraverso l’esperienza psicologico analitica, hanno indotto l’autore a formulare rilievi critici e ad avanzare un sistema articolato di idee e di proposte futuribili.
Due linee distinte ma interconnesse caratterizzano questa narrazione: il dialogo psichico interno e quello operativo con il pubblico, quando la finestra della stanza di lavoro si spalanca sul mondo in un’interazione continua con gli apporti terapeutici e i confronti istituzionali.
Ricordi preziosi, a volte intimi, indicano le pietre miliari dello sviluppo della psicologia analitica in Italia. Bernhard, quindi, per non citare ancora Jung, e l’istituzione dell’AIPA, i protagonisti dei primi anni e le inevitabili scissioni; l’arrivo del ’68, del gioco della sabbia, di Hillman; contatti con i freudiani; scuole, statuti, regolamenti…
L’autore è un testimone che, guardando il gruppo analitico da fuori, si interroga sulla propria appartenenza, sul senso profondo del suo operare, sul fatto che prendersi cura significa più di ogni altra cosa coinvolgere l’altro nella ricerca di conoscenza in un afflato emotivo.
Fatti, riflessioni e intuizioni si compongono in un disegno narrativo racchiuso nella rigorosa cornice della psicoanalisi che ne costituisce oggetto, contenitore e contenuto.

autore

Marcello Pignatelli

Laureato in Medicina all’Università di Roma nel 1947, specializzato in Pediatria e in Endocrinologia, ha lavorato negli ospedali romani (Fatebenefratelli e Santo Spirito).Alla prima analisi freudiana, con Nicola Perrotti e con Claudio Busnelli, è seguita quella junghiana svolta con Ernst Bernhard. Ha insegnato Psicoterapia Analitica nelle scuole di specializzazione in Psichiatria di Modena, di Milano e di Ancona. Didatta dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA), di cui è stato presidente dal 1980 al 1984, ha fatto parte del comitato esecutivo dell’IAAP (International Association of Analytical Psychology). Uno dei fondatori, nel 1970, della «Rivista di Psicologia Analitica», ne è stato Direttore responsabile dal 1995 al 2006. Curatore di 8 volumi, è autore di oltre 30 articoli pubblicati sulla Rivista, oltre che dei saggi ospitati su periodici diversi. Insieme al comitato di redazione ha organizzato il primo Congresso Internazionale di Psicologia Analitica in Italia (1973) e ha fondato (1977) il «Giornale storico di psicologia dinamica». Ha partecipato alla stesura del Trattato di Psicologia Analitica (UTET) e, in collaborazione con i membri fondatori della Rivista, ha curato la «Biblioteca di psicoterapia analitica» edita da Marsilio. Da decenni svolge pratica privata di psicoterapia analitica.

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