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Per amore della materia

  • Anno: 2018
  • Pagine: 326
  • Collana: Novità
  • Formato: 13x21
  • ISBN cartaceo: 9788874873715
  • € 25.00
  • € 23.75

Per incontrare il mondo, per farlo veramente, faccia a faccia, dobbiamo essere pronti a mettere a rischio noi stessi, sfidare il pericolo. Dobbiamo camminare soli nella sua selvaticità, lontani dai nostri spazi addomesticati. Dobbiamo incontrare questo mondo alle sue condizioni, non con la corazza di una quattroruote o attraverso la mira di una Grande Teoria; dobbiamo avvicinarci disarmati, a piedi, carponi, per così dire, al creato.

Per amore della materia mette in questione le premesse della scienza moderna secondo cui il mondo è solo uno sfondo inerte per l’esistenza umana, invece che una presenza in sé comunicativa, capace di intrattenere una relazione dialogica con noi.
L’autrice ci invita a pensare e a promuovere un futuro che passi per l’ascolto e per il dialogo con tutti gli aspetti della realtà, anche se tradizionalmente considerati privi di un’intelligenza e di un significato propri. Esplorando gli effetti trasformativi di una sostituzione della premessa materialista con quella panpsichista, questo libro ci chiama a una sfida difficile, che scuote le più radicate abitudini in quanto intende superare le forme secolari dell’antropocentrismo, a recuperare la dimensione non umana dell’innamoramento, a lasciare aperte delle crepe in noi e allo stesso tempo lasciarci condurre nelle crepe del mondo.
La materia, ci ricorda F. Mathews, possiede già in sé tante virtù – a cominciare da quella comunicativa e sistemica – e il continuo tentativo umano di manipolarla è estremamente controproducente. Il mondo, molto spesso, non richiede interventi, ma solo il recupero della capacità di ascoltarlo, di non sottoporlo a una logica predatoria, di lasciarlo esprimere per quello che è. Di cantarlo, piuttosto che di spiegarlo.
Il libro mostra il nesso inscindibile fra la teoria panpsichista e la necessità di una nuova etica ambientale in un discorso di ampio respiro, che risulta magistrale nel gestire diversi registri, anche argomentativi, rendendo in un linguaggio semplice i problemi, talvolta complessi, della filosofia.

autore

Freya Mathews

Ho insegnato per quasi 30 anni Filosofia dell’ambiente presso varie Università australiane e attualmente sono professoressa associata di Filosofia all’Università La Trobe di Melbourne e membro dell’Australian Academy of the Humanities. Sono autrice di più di settanta articoli nell’ambito della filosofia dell'ambiente e dei seguenti libri: The Ecological Self (1991), Journey to the Source of the Merri (2003), Reinhabiting Reality: Towards a Recovery of Culture (2005) [ed. it.: Riabitare la realtà. Verso un recupero della cultura (2012)], Without Animals Life is not Worth Living (2016) e Ardea: A philosophical novella (2016). Il mio lavoro, oltre che sul panpsichismo, si focalizza anche sulle prospettive indigene (australiane e cinesi) per la sostenibilità e il modo in cui queste prospettive potrebbero adattarsi alla società globale contemporanea, sul rapporto fra ecologia e religione, sull’etica della conservazione e del rinselvatichimento nel contesto dell’Antropocene. Sono stata invitata a contribuire all’Harmony with Nature Project delle Nazioni Unite e coordino un gruppo di discussione NED (New Ecological Discourses), i cui materiali sono disponibili su: http://ned.neture.org. Gestisco una tenuta privata dedicata alla conservazione della vegetazione autoctona nella pianura semiarida del nord-ovest della regione australiana di Victoria. Sul sito www.freyamathews.net è disponibile una più completa panoramica delle mie attività.

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