Non so cosa il mondo penserà di me; a me sembra di essere stato solo un fanciullo che gioca sulla riva del mare, e si diverte a trovare, ogni tanto, un sassolino un po’ più levigato o una conchiglia un po’ più graziosa, mentre il grande oceano della verità si stende inesplorato dinnanzi a me…
Isaac Newton
È un pantheon di scienziati illustri, alcuni illustrissimi, visti con l’occhio dell’esperto e la penna del ritrattista. L’autore non solo parla delle loro scoperte e invenzioni, ma anche della loro vita privata. Sono una risorsa, un’attendibilissima fonte per gli esperti. E una ghiotta cornucopia di aneddoti per i profani.
Sapevate che Charles Darwin, l’autore de L’origine della specie amava talmente le esperienze di laboratorio che lo chiamavano «Gas»? Sapevate che «la vista del sangue e le sofferenze dei pazienti gli riuscivano intollerabili»? Sapevate che il padre lo avviò alla carriera ecclesiastica, poi disertata?
Ogni capitolo, dedicato a eminenti personaggi, è un boccone ghiotto. Come le ciliegie, che non finireste mai di mangiare.
Vorrei e dovrei citare tutte queste chicche, ma lo spazio di un prefatore è quello che è. E poi sarebbe un delitto trattenere il lettore dalle pagine successive, dedicate, per restare ai più noti, ad Alessandro Volta, a W.C. Röntgen, a Madame Curie, a Ettore Majorana, con tutti i suoi misteri, a Max Planck, a Enrico Fermi, ad Alexander Fleming, che con la penicillina ha debellato migliaia di infezioni, a cominciare dalla tubercolosi, ad Albert Einstein…
Dalla Presentazione di Roberto Gervaso