Grazie per questo raro
odore dolceamaro,
figlio che sul divano,
merenda nella mano,
un po’ dimenticata,
sciogli la cioccolata
in lacrime piovute
da nubi sconosciute
di prima commozione
… per Heidi in un cartone.
«Tutti questi mini-poemi nascono all’insegna della separazione, in quel bilancio perennemente instabile tra acquisizioni e perdite; eppure ogni parola dolente, con una capriola del suono o della rima, si scioglie in un sorriso o si spolvera di ironia.
… gli elementi sensoriali di base dell’esperienza – visivi, uditivi, gustativi, tattili, olfattivi soprattutto – si scindono e si ricombinano in configurazioni sempre nuove, capaci di evocare minuscole meraviglie, inesauribili come le immagini dei vecchi caleidoscopi, grazie solo al rimescolamento di pochi pezzetti di vetro.
… messe in scena di sapori, odori, suoni, contatti, immagini che acquistano senso e memoria grazie al collante degli affetti.
Queste poesie sono dunque ricette per lenire la tristezza della separazione, che ci sono offerte garbatamente come profumati biscottini fatti in casa».
Dalla Prefazione di Simona Argentieri