L’invecchiamento porta un vasto numero di soggetti a disperdere le proprie abilità mnestiche creando seri problemi nell’autonomia e nelle relazioni. Si tratta di aspetti della vita dell’uomo che non potevano sfuggire alla pedagogia clinica, orientata a intervenire in aiuto alla persona per ripristinare ogni possibile equilibrio. Il metodo mpi (Memory Power Improvement), sorto dallo studio e dalla ricerca degli ultimi anni, ha l’obiettivo di frenare l’involuzione delle abilità mnestiche nell’anziano, avvalendosi di una molteplicità di performance adeguate alle diverse potenzialità. Definiti i processi che portano il soggetto anziano alla dispersione o all’insufficiente capacità ritentiva, il metodo mpi si propone come aiuto preventivo e come intervento orientato a un riequilibrio globale. È teso a favorire nella persona nuove esperienze, nuovi apprendimenti, nuovi stimoli e l’energia da impiegare in ogni attività indispensabile per soddisfare l’attenzione, l’organizzazione delle informazioni più recenti con quelle di vecchia data e il loro recupero.