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Mille e un modo di diventare adulti

  • Anno: 2010
  • Pagine: 328
  • Collana: Psicologia Clinica
  • Formato: 16,5x24
  • ISBN cartaceo: 9788874870479
  • € 20.00
  • € 19

È compito dei ragazzi rompere con la tradizione per contrapporre nuove forme identitarie, ma è compito degli adulti leggere nella trasgressione quella trama che permette un’integrazione tra il vecchio e il nuovo e che consente di fare cultura con il fare degli adolescenti anche alla periferia del mondo. Se possiamo cogliere nei comportamenti dei ragazzi anche la spinta individuativa che li porta ad essere ciò che sono al di là di ogni influenza ambientale, forse possiamo ridare il giusto valore a molte manifestazioni relegando invece, con atteggiamento rigoroso, all’ambito patologico solo ciò che rischia di risolversi in un pericoloso acting-out.
Cosa trovano i ragazzi nel gruppo di appartenenza? Perché preferiscono il rap o il metal? Essere emo in che cosa lo rende diverso dagli altri? Arrampicarsi sui muri di notte per lasciare la propria tag provoca la stessa emozione dei percorsi che permettono di saltare da un muro all’altro? Che significato ha segnare o ferire il proprio corpo? E assumere sostanze cosa determina nel vissuto corporeo?
Il libro tenta di rispondere a queste domande entrando all’interno delle culture giovanili per rintracciarne le origini e segnarne il percorso e ritrovare le trame che consentono anche agli adulti di oggi di comprendere il significato del processo adolescenziale. I ragazzi spesso si muovono in aree che non sono nemmeno pensabili dagli adulti e rischiano di infrangersi nella concretezza delle loro azioni, virtuali o reali che siano, senza poter nemmeno comprendere il senso della propria trasgressione.
Abitare i luoghi dei ragazzi, per come lo intendono gli autori di questo libro, significa impegnarsi a trovare nelle loro azioni quel senso e quel significato che conferisce dignità a una presenza e che trasforma un atto apparentemente insignificante in un segnale di richiesta e/o di protesta.
Dalla Presentazione del volume

curatori

Magda Di Renzo

Psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva, analista junghiana, membro dell’ARPA (Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica) e dell’IAAP (International Association for Analytical Psychology), direttrice della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia psicodinamica dell’età evo­lutiva dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma. Responsabile del Servizio di Psicoterapia dell’età evolutiva dell’IdO, ha promosso molte ricerche nell’ambito delle patologie infantili e adolescenziali, tra cui il Pro­getto Tartaruga per i bambini affetti da autismo. Docente nelle diverse scuole di specializzazione in psicoterapia, è autrice e coautrice di numerose pubblicazioni, tra cui per i tipi delle Edizioni Magi ricordiamo: Il colore vissuto (1998), Fiaba, disegno, gesto e racconto (2a ed. 2005), I significati dell’autismo (2007), Sostenere la relazione genitori-figlio nell’autismo (2011), Le potenzialità intellettive nel bambino autistico (2011), Il processo grafico nel bambino autistico (2013), Autismo Progetto Tartaruga (2020).

Federico Bianchi Di Castelbianco

Psicologo, psicoterapeuta dell’età evolutiva, direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, dove è responsabile del Servizio di Diagnosi e Valutazione. Promotore di numerose ricerche sulle psicopatologie dell’età evolutiva e di iniziative per gli adolescenti, tra cui il portale www.diregiovani.it, è autore e coautore di diverse pubblicazioni dedicate all’infanzia e all’adolescenza, tra cui per i tipi delle Edizioni Magi ricordiamo: Vivere bene la scuola (1998), Le 398 meravigliose maestre de L’Aquila (2010), Mille e un modo di diventare adulti (2010), L’eros adolescente (2011), Le dislessie (2013).

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