Pubblicata nel 1998, la prima edizione del Manuale del Test di Wartegg ha ottenuto il giusto riconoscimento e la dovuta considerazione in campo psicodiagnostico. L’introduzione di contributi del tutto originali (la collocazione dell’interpretazione del test nel contesto della psicologia analitica di C.G. Jung, l’utilizzo della metodica denominata «Analisi della Successione» come elemento centrale del processo interpretativo, ecc…) ha reso il Test di Wartegg agevole nelle procedure ed efficace nell’interpretazione.
La vastissima esperienza acquisita dall’Autore nei differenti campi di applicazione del test (circa 20.000 protocolli esaminati), si è concretizzata in questa seconda edizione del manuale, ampiamente sviluppata e arricchita sia dal punto di vista teorico (introduzione di nuovi elementi della siglatura; di originali indici diagnostici e del confronto tra Area dell’Io e Area dell’Es) che da quello pratico (nuove procedure di calcolo; creazione di software specifici per gli ambiti clinico, della selezione, dell’orientamento e della ricerca).
In campo strettamente clinico, particolare attenzione è rivolta, dedicandole uno specifico capitolo, alla relazione psicodiagnostica con lo scopo di fornire al lettore un quadro esauriente dei suoi elementi costitutivi e metterlo nella condizione di poter redigere una relazione conclusiva.
La modalità interpretativa presentata, costantemente applicata e verificata nel vivo della pratica sia clinica che della selezione, è stata sottoposta nel tempo a rigorose procedure di standardizzazione e di validazione, tra cui una particolare menzione merita la sperimentazione effettuata nel 1999 dalla Marina Militare Italiana presso l’Accademia Navale di Livorno. L’esito altamente positivo di tale sperimentazione ha determinato l’introduzione e l’applicazione del Test di Wartegg secondo la metodica ideata dall’Autore nei principali concorsi di selezione e di orientamento delle FFAA italiane.