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Lo specchio che si infrange

  • Anno: 2009
  • Pagine: 200
  • Collana: Immagini dall'inconscio
  • Formato: 14,5x21
  • ISBN cartaceo: 9788874870127
  • € 17.00
  • € 16.15

La fiaba La Regina delle Nevi, espressione dell’apice della creatività di Hans Christian Andersen, fu scritta in pochi giorni, ma è uno dei suoi racconti più lunghi, più profondi e più complessi.
L’autrice interpreta la fiaba come espressione metaforica dell’uso e dell’abuso di sostanze: la Regina rappresenta la droga che seduce, ammalia e rapisce, mentre i due piccoli protagonisti – Kay e Gerda – raffigurano differenti aspetti della psiche del tossicodipendente. Potenti e alquanto significative immagini – lo specchio che deforma, che scinde e che si infrange – esplicitano le problematiche della tossicodipendenza e delle psicopatologie ad essa collegate: depressione, disturbi di personalità borderline e quelli narcisistici.
Ma il nucleo centrale della fiaba, e quindi delle dinamiche psichiche qui indagate, è rintracciato nel rapporto dell’uomo con la dimensione trascendente. Il bisogno di entrare in contatto con lo spirituale e il divino, comune a tutti gli uomini, viene soddisfatto dal tossicodipendente attraverso la facile e illusoria scorciatoia della sostanza. La fiaba rende pertanto evidente quanto sia difficile compiere scelte verso l’autonomia e la vita creativa e significativamente umana, condizioni indispensabili per potersi confrontare con la ricchezza della dimensione spirituale e per tradurla in atti di vita quotidiana.

autore

Anna Laura Comba

Psicologa formatasi al C.G. Jung Institut di Zurigo, ha svolto la sua attività professionale all’interno di istituzioni psichiatriche nell’ambito di progetti per il reinserimento sociale di soggetti con disturbi psichici gravi. Il suo interesse professionale, negli ultimi anni, è rivolto al recupero e alla riabilitazione dei tossicodipendenti. Ha collaborato con la Casa Circondariale «Lorusso e Cutugno» di Torino, in una struttura comunitaria per donne detenute con problemi di tossicodipendenza. Attualmente si dedica all’attività privata.

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