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La vita «reale» e l’«illusione» del teatro hanno in comune alcuni processi psicofisiologici fondamentali quali atteggiamenti posturali, voce, linguaggio, interazioni comunicative, e si differenziano per altri, non meno importanti, come identità, identificazione e immaginazione. Il volume illustra quanto sia fruttuoso, utile e stimolante lo studio comparativo dei processi che sottendono e governano le due realtà.
Nessun’altra situazione, come quella della finzione teatrale, permette la totale scomposizione e ricomposizione delle singole parti dell’Io. I fenomeni psicofisiologici determinano la struttura stessa del corpo, che a sua volta diventa parte della struttura dell’Io e si trasforma, da semplice unità psicobiologica, in un complesso strumento espressivo e comunicativo.
L’indagine, precisa e dettagliata, su ciò che determina e influenza le manifestazioni psico-corporee rende questo lavoro prezioso sia per il mondo della psicologia e della riabilitazione che per quello del teatro.