Esaurito
A qusto punto posso dire – scrive Jellouschek nelle ultime pagine del libro – di aver smontato pezzo per pezzo l’ideale neoromantico dell’amore. All’amore come esperienza amorosa ho contrapposto una via comune di “esrcizio”; al desiserio di una simbiosi protratta nel tempo la necessità di stabilire dei limiti e di mantenere una giusta distanza; all’amore come autorealizzazione egoistica la capacità di abbandonarsi all’altro; alle pretese assolute nei confronti del partner un ridimensionamento tramite altre relazioni sociali; alla sopravvalutazione del piacere sessuale la dedizione totale al «tu» dell’altro; all’ideale di una crescita spontanea la necessità di prendere decisioni consapevoli che diano forma al legame; infine, all’importanza quasi religiosa dell’amore erotico la sua smitizzazione attraverso la scoperta di una nuova religiosità, intesa come esperienza interiore e profonda. Mi rendo conto che questo quadro è più complesso di quello fiabesco prospettato dall’amore romantico, ma chi l’ha sperimentato sa che non è certo meno affascinante.