Esaurito
Se volete, è possibile ascoltare la presentazione di Lampedusa Porta d’Europa a Più libri più liberi (8 dicembre 2009) con gli interventi del professor Aldo Morrone e degli altri relatori nelle registrazioni di Radio Radicale
Un faro acceso a tutto campo sull’immigrazione come fenomeno storico, politico, economico e sociale che caratterizza la storia dell’umanità; una lettura dei flussi migratori e del loro incremento che induce a definire quello che sta avvenendo a Lampedusa: «un appuntamento con la storia», un’opportunità per ripensare le dinamiche che producono questi esodi biblici e i meccanismi che li alimentano, tenendo conto di quanto è accaduto nel passato agli italiani che cercavano un futuro migliore. Quanto sono «distanti» i migranti che sbarcano a Lampedusa dagli italiani che tra il 1870 e il 1920 arrivarono a Ellis Island? Quali somiglianze e quali differenze intercorrono tra le ragioni che inducono oggi così tante persone a fuggire dal proprio Paese per raggiungere l’Europa, rispetto a quelle che portarono milioni di europei a scegliere di affrontare viaggi transoceanici per approdare in America? Necessità economiche, instabilità politiche, mancato accesso alle risorse naturali, conflitti armati, carestie, negazione dei diritti fondamentali, persecuzioni… sono solo alcune delle ragioni che obbligano oggi le popolazioni a emigrare. Ripercorrendo la storia dell’emigrazione italiana emerge che non si tratta di «cause nuove». Come interpretare allora queste «ricorrenze», quali strumenti analitici adoperare per ricostruire un quadro del fenomeno che tenga conto di tutti i soggetti coinvolti nei flussi emigratori?
Il «caso Lampedusa» diventa innanzitutto un problema umanitario che costringe tutti ad assumersi la responsabilità di un fenomeno che ha le sue origini nell’iniqua distribuzione delle ricchezze nei paesi della Terra. Impellente diviene la capacità di rispondere alla domanda di salute, di giustizia e di futuro di queste persone, accettando e riconoscendo le loro sofferenze e i loro bisogni sulla base del rispetto per la dignità e i diritti umani, cercando di andare oltre Lampedusa. In assenza di questo riconoscimento, le dichiarazioni di intenti e di principio su giustizia, pace e solidarietà, da parte di rappresentanti istituzionali, mass media e intellettuali, pur da tutti condivise, si scontrano con il rifiuto ad offrire un aiuto concreto «qui e subito».
Un volume che vuole essere strumento conoscitivo del fenomeno emigratorio e immigratorio italiano, canale informativo ed educativo libero da sensazionalismi e da allarmismi, ma anche riflessione tesa al superamento degli stereotipi e delle immagini che la società italiana restituisce al «migrante», allo «straniero», ovvero a tutto quello che, in un tempo non molto lontano, sono stati gli italiani.