Sì, lo rimpiange. No, non viaggia più.
A meno che…
Quando, arrivata a una certa età, neanche tanto avanti negli anni, decise di fare una pausa – per respirare, pensare, prendere distanze, guadagnare visuali nuove, riprendersi il proprio tempo –, guardò indietro e capì che un disegno c’era nella sua vita; una strada che si poteva scorgere solo dopo averla percorsa, come a dire: «Oh, ma guarda, c’è un filo».
Prima non lo vedeva, eppure il filo c’era. E ora Lei lo guarda e lo dipana con cura: negli episodi, nei viaggi in spazi mentali e fisici, nelle trame del suo tempo. Il bandolo della matassa della sua vita, il fil rouge di questi racconti…