Basandosi sulla sua esperienza personale e clinica, Fordham ha ampliato e sviluppato molti dei concetti junghiani, dedicandosi in particolare all’approfondimento del concetto degli archetipi, del processo d’individuazione e alla personale elaborazione del concetto del «Sé primario» e della sua «deintegrazione». Giudicando non esaustivo il punto di vista di Jung, secondo il quale il processo d’individuazione interessa prevalentemente la seconda metà della vita dell’uomo, l’autore è giunto a evidenziarne le caratteristiche principali già nel corso della prima infanzia. La scoperta delle radici infantili di alcune tra le più significative e profonde esperienze culturali e personali dell’essere umano contraddistingue il lavoro di Fordham e ne costituisce il valore principale. Il tema centrale del presente volume è costituito dal concetto junghiano del Sé. Grazie al suo personale impegno nel trattamento di bambini, l’autore approda a una comprensione operativa dell’istanza psichica del Sé attraverso lo studio dei suoi stati patologici, caratterizzati da difese e resistenza eccessive contro i normali processi di «deintegrazione». I pensieri, le riflessioni e le teorie della prima parte, poste costantemente in relazione a indagini cliniche e/o osservazioni analitiche, vengono completate da un’ampia e dettagliata sezione dedicata a descrizioni di casi di autismo infantile.