Un genitore rimane colpito dal titolo del libro che, a differenza di tanti altri da lui letti, definisce facile il suo mestiere. Lo rigira tra le mani e si chiede perché lo abbia acquistato e, incuriosito, si decide a sfogliarlo.
Gira le pagine, ma non trova prefazione, né introduzione, neanche i capitoli e nemmeno un piano di lavoro individuale per l’autoformazione con cui analizzare le proprie abilità e disponibilità. Che strano!
Fortemente perplesso, a un tratto si accorge che alcune pagine contengono dei disegni. I suoi occhi sono attratti da tante forme e persone in movimento, immagini che rivelano differenti problematiche emotive ed evocano sentimenti di accoglienza o di allontanamento, di gioia o di tristezza, di calma o di inquietudine. Fissando lo sguardo sulle tracce chiaroscurali, sui tratti deboli e forti dei disegni, esplorandoli ed elaborandoli emozionalmente, si trova immerso in un’atmosfera particolarissima e, colto da un’infinità di pensieri e di idee, si ferma a riflettere…