Esaurito
Hollòs narra, in modo semplice e toccante la sua incredibile vita professionale all’interno del più grande manicomio ungherese – la Casa Gialla. Lirico ed epico, ma anche mesto e struggente, il libro è un crocevia tra romanzo e saggio, tra diario e proposta teorica. Un gioiello, un crescendo di emozioni, riflessioni improvvise e squarci intuitivi. Lo si legge d’un fiato e si ha subito il desiderio di rileggerlo. Il più antico e certamente più passionale resoconto di un approccio psichiatrico psicoanalitico applicato all’interno di un contesto istituzionale. Antipsichiatria, psichiatria del territorio, approccio alle famiglie, estrema attenzione agli inconsci significati dei trattamenti istituzionali: questo e altro Hollòs anticipa. Anticipandolo in forma talmente frammentaria perché coinvolta, e talmente coinvolta perché spontanea e ingenua, da rimanere asistematica ma anche insuperata.