«Molto è stato già detto e scritto sul Sé, e da prospettive differenti. Ma è stato Jung a collegare la sua natura più profonda all’esperienza empirica, ponendo i concetti filosofici e religiosi alla base della realtà psichica. Si tratta di una possibilità scoperta da Jung e in seguito da altre persone che, nella seconda metà della loro esistenza, hanno preso seriamente in considerazione le loro esperienze interiori, scoprendo così un principio, definito Sé, che aveva guidato la loro esistenza senza che ne fossero consapevoli».
Da Prefazione di M. Fordham
Il presente volume è il risultato di anni di osservazioni e riflessioni su uno dei fenomeni che emerge con forza nell’ambito della psicologia analitica. Fordham sostiene che il Sé possa essere riconosciuto già nell’infanzia e che le sue azioni influenzino l’esperienza del bambino. La realizzazione del Sé deve essere concepita, quindi, come un processo che si estende per tutto l’arco dell’esistenza.I diversi riferimenti al Sé presenti nell’opera junghiana, gli studi sullo sviluppo infantile, l’individuazione dell’esistenza del Sé all’interno dell’esperienza alchemica e religiosa, il prezioso riconoscimento della complementarità dei lavori di M. Klein con gli studi junghiani sono temi che si impongono al lettore per la maestria d’esposizione e l’originalità delle idee.