Racconti sull’Indonesia o la Siria, Berlino o Berkeley,Angkor o Mozambico, Cosenza o Minas Gerais, scritti con la lente dell’architetto e con l’emozione del viaggiatore
Scritti nei vari anni ma accomunati dalla stessa passione per l’altrove, per il diverso, per il luogo di cui non si sa ancora ma da cui ci si aspetta molto. Racconti di viaggi. Ricordi di uno specifico luogo, del clima fisico e culturale di un certo momento, del contributo delle persone incontrate ma soprattutto delle impressioni e delle emozioni suscitate dalle città e dai paesaggi. Viaggi di ieri e di dieci anni fa. Viaggi che qualcuno farà domani. Non ha importanza. Ieri è già il passato in un mondo che cambia continuamente e quello che si vedrà domani si intravede già oggi. I monumenti come luoghi dell’immaginario, le città storiche come specchi della nostra psiche, l’architettura delle città moderne come indizio delle trasformazioni della società. Un libro che può dirsi di architettura perché comprende i paesaggi e le città, i luoghi e i non-luoghi in una visione che genera emozioni sempre nuove, pone domande, definisce problemi, chiede soluzioni e cerca commenti. Ma, principalmente, è un libro sulla comunicazione in cui ogni luogo svela le aspirazioni della società e ne denuncia la visione del mondo.