Questo libro vuole far riflettere sull’attuale situazione dell’educazione e sul ruolo che in essa può avere il sapere psicologico. Dedicato all’adulto e alla sua formazione personale e professionale ha, in realtà, il bambino come destinatario.
Una crescita psicologicamente sana del fanciullo ha bisogno di alcune qualità che solo l’adulto può garantire: ascolto, presenza affettiva, libertà e guida. Come si possono far crescere cittadini consapevoli, adulti responsabili e creativi, individui autentici, mentre si esige da loro competizione, produttività, accelerazione, adattamento a uno stile di vita che neanche l’adulto riesce più a sostenere. Come è possibile convivere con questo paradosso?
L’autrice indica un naturale e coerente cammino che, partendo dall’essere e sviluppando il pensare – inteso come consapevolezza di sé, del mondo interno e delle emozioni – giunge infine all’agire, che si concretizza nel comportamento e nel linguaggio. Solo se si instaura una solida continuità interna tra essere-pensare-agire il bambino, una volta adulto, sarà capace di scegliere il proprio stile di vita e il fine dell’educazione potrà considerarsi raggiunto.