La pratica clinica entra sempre più in contatto con soggetti che presentano scompensi psichici acuti. Alcune di queste manifestazioni sono comprese nella diagnosi di Disturbo da Attacchi di Panico e hanno una loro specifica fisionomia. La dinamica del dap segue un percorso che inizia nel periodo dell’infanzia per dispiegarsi nell’adolescenza e nella prima maturità e l’autore – pur consapevole della possibilità di altri approcci alla patologia – si avvale nella sua trattazione di un’ottica psicodinamica per comprenderne l’esordio e le vicissitudini, nonché per fornire una serie di suggerimenti generali sull’intervento clinico. Il metodo utilizzato dall’autore, e qui largamente analizzato, è basato sullo studio retrospettivo della relazione che intercorre tra infanzia, adolescenza e dap. La personologia del soggetto con attacchi di panico presenta, di fatto, alcune peculiari caratteristiche la cui storia evolutiva non può prescindere dagli elementi temperamentali, dalle prime relazioni oggettuali, dalle esperienze avverse dell’infanzia, dai meccanismi difensivi messi in atto dall’Io, dal suo rapporto con l’Ideale dell’Io e con il Super-Io. L’interazione tra queste istanze fornisce elementi interpretativi della dinamica che porta all’esordio del disturbo e questa conoscenza permette di impostare una strategia psicoterapeutica mirata.