Gruppi d’Incontro, un approccio terapeutico introdotto in Italia agli inizi degli anni Settanta e finalizzato a facilitare la scoperta dell’interezza dell’organismo umano (emozioni, sentimenti, sensazioni, capacità immaginativa), a favorire lo sviluppo di modalità comunicative soddisfacenti, a trovare un senso all’esistenza elaborando un progetto di vita, sono il tema principale di questa trattazione. Gli strumenti e le soluzioni operative di questo metodo sono sorretti da un articolato sostrato teoretico. Il libro fa la storia dei Gruppi d’Incontro e della Psicologia Umanistica, movimento all’interno del quale essi si sono sviluppati; della Psicologia Umanistica vengono ricostruiti lo sfondo culturale americano e le connessioni con la filosofia fenomenologico-esistenziale e con quella ermeneutica, sorte in Europa. Le trame filosofiche si intrecciano anche con i riferimenti alla ricerca psicologica contemporanea d’avanguardia (Infant Research) e a quella neuropsicologica (Damasio, Gallese), mettendo in evidenza come le nuove scoperte in questi ambiti confermino intuizioni filosofiche, assimilate e fatte proprie dalla psicoterapia. Dei Gruppi d’Incontro, indirizzati non solo alla persona afflitta da disagio psichico o a chi affronta una problematica esistenziale, ma anche a chiunque voglia vivere in maniera più consapevole e piena, l’autrice presenta gli obiettivi, l’intera procedura e la quasi totalità degli esercizi tradizionalmente utilizzati.