Gli eroi con i quali ci identifichiamo, gli scrittori che hanno saputo suscitare in noi le emozioni che non sapevamo di poter provare, i film, le poesie, i romanzi d’infanzia che abbiamo amato e poi dimenticato… tutto ciò costituisce il terreno in cui affonda le sue radici l’immaginario: la via d’accesso privilegiata all’inconscio, la forza creatrice che genera modalità particolari di rapportarsi al mondo, agli altri, a se stessi.
Con la consueta capacità di affrontare in maniera semplice e profondamente umana temi clinici e filosofici, Nicole Fabre ci conduce nel mondo del sogno e dell’immaginario. Le sue riflessioni, dopo decenni di pratica della psicoterapia attraverso il sogno da svegli guidato, si inscrivono all’interno di un balletto di figure letterarie e sequenze di terapia. Concetti cari alla psicoanalisi come il transfert, la regressione, la sublimazione sono analizzati sotto una luce inedita che però non ne stravolge il senso originario. E, infine, tutto ciò che è stato «sognato» e analizzato, diventa realtà. E, allo specchio dei sogni, l’io sognato si trasforma in un io reale e il Sé si rivela in tutta la sua profondità.
Un testo vivo e coinvolgente, di aiuto a quanti vorranno imparare a chiudere gli occhi per vederci più chiaro.