La Casa Editrice Magi sotto la guida del nuovo direttore editoriale Angelica Bianco lancia un nuovo progetto che coniuga “Giovani fiducia e progettualità” alle storie di imprenditori, politici, presidenti di associazioni nazionali, primari e cariche istituzionali. Questo accostamento trova il suo fondamento in un momento di grande trasformazione che richiede una profonda riflessione sulle pratiche educative e pedagogiche necessarie per sostenere le nuove generazioni ad affrontare con determinatezza il proprio futuro per sentirsi realmente cittadini attivi.
Nasce così un progetto speciale “La mia storia” nel quale si affronta, infatti, un tema fondamentale che è al centro della riflessione antropologica, sociale e pedagogica di questo terzo millennio: capacità di resilienza, speranza, ottimismo e valori come costrutti da cui partire per rilanciare il paese e soprattutto i giovani nella sfida dell’avere fiducia partendo dal leggere storie di chi ce l’ha fatta! Grandi uomini e grandi donne che con il sudore hanno dimostrato di saper costruire. Capire cosa accade nei periodi di vita e da dove arriva quello slancio che determina il cambio!
Il futuro è decisamente più imprevedibile, instabile, incerto e minaccioso in quanto stiamo passando da una prima modernità costruita sull’idea di sicurezza, di certezza, di spazi definiti per la persona e la comunità, a una seconda modernità, caratterizzata da insicurezza, incertezza e caduta di ogni confine; i rischi di disagi e malesseri diventeranno molto probabilmente più frequenti e più consistenti anche in considerazione del fatto che le nuove generazioni sembrano ispirarsi soprattutto a valori di tipo meramente estrinseco.
La condizione d’insicurezza e indeterminatezza nei confronti del futuro è un aspetto che caratterizza le nuove generazioni anche riguardo all’ingresso del mercato del lavoro e alla realizzazione di un progetto di vita famigliare autonoma: l’impossibilità di prevedere un lavoro stabile, l’imprevedibilità del proprio futuro economico, la necessità di attrezzarsi a un’identità proteiforme, non può che produrre degli ovvi effetti sulla solidità identitaria.
Il punto di vista da cui s’intende partire per riflettere sulla crisi e sul futuro dei giovani evidenzia che alcuni processi eccezionali hanno trovato sostegno proprio nell’urgenza della crisi e vengono nutriti da questa condizione, determinando virtù potenziali che possano rendere effettivo un punto di svolta. È il libro, che oggi costituiSce un ritorno alle radici etiche. Leggere un libro ed una storia di vita di autori nuovi che decidono di raccontarsi ed aprirsi emozionalmente come in una grande intervista per lasciare a chi legge il sapore della vittoria.
È necessario comprendere profondamente la sfida che questo diverso mondo, con diverse capacità di organizzazione, contiene e porta, perché solo l’accogliere questo futuro permette di reinventarci, comprendendo ciò che si può offrire. In questa direzione risultano di estremo interesse gli studi che evidenziano come vi sia una stretta relazione fra speranza, ottimismo e funzionamento psicologico: la speranza risulta positivamente associata con elevate abilità di problem solving e con maggiori livelli di creatività.
A tutto ciò la lettura di un buon libro che contenga esempi di vita potrà essere un progetto resiliente.