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Ascolto e tanta sensibilità per il seminario ”Il suicidio in uniforme” promosso dal Centro sportivo italiano provinciale (foto)

L’obiettivo è quello di scongiurare determinate tragedie con l’impiego giornaliero di specialisti che possano intercettare determinati disagi personali e familiari degli appartenenti alle Forze armate e di polizia, mettendo in primo piano l’uomo o la donna, oltre alla divisa che indossano per garantire la legalità

ASCOLI PICENO
Ascolto e tanta sensibilità per il seminario “Il suicidio in uniforme” promosso dal Centro sportivo italiano provinciale e patrocinato dal comune di Ascoli, che si è svolto ieri, venerdì 29 novembre, all’interno della sala dei Savi, a palazzo dei Capitani. Un incontro che ha messo in primo piano il serio problema dei suicidi all’interno delle Forze armate e di polizia, che negli ultimi dieci anni, hanno fatto registrare i 460 morti per la medesima causa. Al centro del dibattito, l’importanza di dover affrontare quotidianamente il problema nei propri Corpi di appartenenza, attraverso specialisti che possano intercettare determinate problematiche che potrebbero indurre qualcuno al gesto inconsulto, perché oltre alla divisa, c’è sempre un uomo o una donna con i propri disagi personali e familiari da risolvere. L’obiettivo è anche quello di un’ulteriore sensibilizzazione nelle gerarchie per scongiurare certe tragedie.

Fra i relatori, sono intervenuti: Massimiliano Salce (colonnello ris. della Guardia di finanza e autore del medesimo libro), Nello Giordani (criminologo clinico socio-psicologico), e Giulia Dionisi (psicologa e psicoterapeuta). Organizzatore e moderatore del seminario, Francesco Prunella (sostituto commissario della Polizia penitenziaria in quiescenza).

Erano presenti: Massimiliano Brugni (vicesindaco di Ascoli), Roberto Cataldi (senatore della Repubblica), Rachele Silvestri (deputata), Monica Acciarri (consigliera regionale delle Marche), Emiliano Di Matteo (consigliere regionale Abruzzo), Umberto Monti (procuratore della Repubblica di Ascoli), Sante Copponi (prefetto di Ascoli), Roberto Galanti (console onorario della Repubblica Moldova), e i rappresentanti di Esercito, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria, polizia locale dei comuni di Ascoli, San Benedetto e Offida, e i membri di alcune sigle sindacali della Penitenziaria.

 

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